2016-11-06 Domenica 32.a durante l’anno C 6 Novembre 2016
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Introduzione del celebrante
Riuniti nella grande assemblea della Chiesa, ci rivolgiamo a Te, Dio della vita, con la fiducia dei figli amati.
1. Dio dei viventi, a te ci affidiamo per il tempo e per l’eternità; conserva coloro che hai creato, dona una vita buona per il presente e per l’eternità. Ti preghiamo per i fratelli colpiti dal terremoto,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
2. Ti affidiamo o Signore quanti ci hanno educato alla fede come la Madre dei fratelli Maccabèi e hanno concluso il cammino terreno, genitori, educatori, sacerdoti: dona ad essi la risurrezione per la vita,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
3. Ti affidiamo o Signore i cristiani perseguitati e uccisi in Iraq e in altre parti del mondo, come i fratelli Maccabèi. Concedi libertà e pace ai cristiani e a tutti gli uomini,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
4. O Signore, verso la conclusione del Giubileo della Misericordia, ti preghiamo per i ragazzi delle nostre comunità e del mondo intero. Donaci di accompagnarli a crescere nella verità e nella fraternità,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
Conclusione del celebrante
O Dio, fonte di vita e di speranza, accogli la nostra preghiera per noi e per i nostri fratelli, affinché si realizzi il destino di felicità al quale ci hai chiamati.
Spunto della domenica
La preghiera per i defunti continua in questo Mese di Novembre anche con le letture della Domenica. L’ironia saccente dei sadducei li porta a fare a Gesù una domanda furba. Si aprono questioni importanti: sopravvivenza dell’anima, risurrezione dei morti, destino eterno dell’uomo. Gesù dà una bellissima risposta: il nostro Dio è il Dio dei vivi, e tutti vivono per lui. Gesù stesso che risorge da morte ne è la conferma e l’anticipo.
La nostra curiosità circa il modo in cui si vive dopo questa vita non viene soddisfatta. Sappiamo però che Dio ci fa vivere anche dopo che si è conclusa la nostra esistenza terrena e alla fine dei tempi fa risorgere il nostro corpo per la nostra felicità totale. Questa prospettiva ci fa desiderare di vivere ‘bene’ anche la vita terrena.
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