2017-08-28 Lunedi 28 agosto 2017 – Sant’Agostino vescovo e dottore della Chiesa, 354-430
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Vangelo secondo Matteo 23,13-22
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
MAESTRO E TESTIMONE
Nel giorno della memoria di Sant’Agostino, il Vangelo lancia i ‘guai’ contro i maestri falsi e ipocriti, che traviano la gente e la inducono a perdizione. Agostino è stato un grande maestro per il popolo dell’Africa settentrionale del suo tempo e continua ad esserlo per tutto il popolo cristiano. Non solo per l’acuta e vasta intelligenza, ma anche perché parla con la sua vita e sperimenta su di sé quanto comunica agli altri. Maestro, dottore, e testimone.
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