2018-03-24 VISITA PASTORALE
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IN BUONA COMPAGNIA
Girare per le strade, incontrare persone, entrare nelle case e negli ambienti, ascoltare, guardare, parlare. Mangiare, discorrere, raccontare, condividere, sorridere. E poi celebrare, ascoltare la Parola di Dio, pregare, fare silenzio. Tutto quello di cui è fatta la vita, tutto quello di cui è fatta la fede e la carità l’abbiamo vissuto in prima persona in compagnia con il vescovo Adriano nel corso della Visita Pastorale. Una presenza serena e discreta, attenta e partecipe, paterna e fraterna.
Dai tratti di questa presenza possiamo riconoscere che cosa è il cristianesimo: Cristo che vive con noi, Cristo che cammina tra noi, condividendo la vita, sostenendola con una buona compagnia, aprendola a una speranza più grande.
Quell’accento di fede al quale ci eravamo richiamati in antecedenza per aiutarci ad accogliere la visita pastorale del Vescovo Adriano, è stato abbondantemente corrisposto.
Siamo grati al Signore per aver dato alla sua Chiesa delle persone autorevoli che la sostengono e la guidano con la grazia del Sacramento dell’Ordine e dell’assistenza dello Spirito Santo. Questo è un dato oggettivo, è la costituzione stessa della Chiesa. Siamo ancora più grati quando questo compito viene esercitato da persone che lo realizzano con una umanità viva e lieta, portando con noi la gioia e il peso della vita e del compito affidato a sacerdoti e suore, ai fedeli cristiani laici, alle famiglie.
Riscopriamo il gusto di trovarci insieme, non solo con gli amici più stretti ai quali ci lega una sintonia e spesso una lunga storia, ma anche con tante altre persone che il Signore ci dona senza che le abbiamo scelte. Anziani o giovani, sposati o soli, illuminati dalla fede o faticosamente problematici, ravvivati dalla gioia di vivere o appesantiti da sofferenze di mente e di cuore, di salute e di rapporti; sereni nello svolgimento della loro giornata o colpiti da malanni e disgrazie. Riconosciamo la grazia di essere insieme, di avere chi ‘tiene su’ la Chiesa nel suo aspetto materiale e funzionale, chi apre e chiude, chi pulisce e vigila, chi canta e chi suona, chi serve e chi usa il servizio.
Ritroviamo la gioia di essere partecipi di una grande storia che ci precede, pur senza rimanere schiavi del passato; desiderosi di rinnovamento e di futuro, senza fantasie di utopie o di rivoluzioni. Siamo qui, siamo insieme, camminiamo come fratelli.
Il Vescovo è davanti a noi e insieme con noi. Camminiamo con lui, singolarmente e in comunità. Con l’unico privilegio della fede, con il dono della misericordia ricevuta ed esercitata, con lo slancio della speranza che fa ricominciare il mondo ad ogni mattina.
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