Vangelo
secondo Matteo 17,14-20
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e
disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade
spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non
sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con
voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e
il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché
noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra
poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape,
direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi
sarà impossibile».
POVERTA’ E RICCHEZZA
Anche
la fede di Chiara d'Assisi ha fruttificato come il granello di senape del
Vangelo. Al seguito di Francesco d'Assisi, si è immedesimata con Gesù,
privandosi di tutto per vivere solo del suo Signore. Questa scelta estrema
indica a tutti che cosa vale nella vita e Chi ci fa vivere. Nel nostro mondo
che insegue inutilmente la felicità del potere e del possesso, Santa Chiara
richiama la luce vivida del Vangelo, dove la vera ricchezza è Gesù.