AL CUORE DELLA DOMANDA UMANA
C'è
una strana corrispondenza tra il libro di Giobbe e la ricerca dei pianeti che
circondano le stelle. Giobbe, messo a dura prova per la perdita di ogni bene e
la morte dei figli, rivolge a Dio disperate domande. Con decisione e pacatezza Dio lo interpella in una straordinaria
sequenza: "Dov'eri tu quand'io
ponevo le fondamenta della terra?...". Il mondo è ben più grande di
quanto Giobbe possa immaginare, perché l'immensità dell'universo si proporziona
con il Dio infinito. La domanda che agita il cuore di Giobbe e il cuore di ogni
uomo è riconoscibile nello slancio di vita dei bambini che vediamo correre nei
corridoi della Fiera di Rimini e nell'anelito di felicità che suscita ogni
umana iniziativa. Nel Meeting il dramma di Giobbe e la profondità dell’universo
indagato nella sua immensità e nel suo continuo sviluppo, diventano immagini,
parole, spettacoli, incontri, e vanno a concretizzarsi nei volti delle persone
e nei percorsi delle mostre. Le nuove misurazioni di galassie e pianeti vengono
riproposte a ruota continua in una presentazione sempre frequentatissima.
Si
potrà ammirare il Meeting per l'imponenza, la varietà e bellezza di tutto
quanto viene presentato nei padiglioni, ma il vero punto di attrazione viene
dallo sguardo sull'uomo e la sua storia, il suo desiderio e il suo dramma. “Le
forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l'uomo felice” recita il
titolo del Meeting. Sono le forze che ci prendono e attirano nel destino di bene
per il quale Dio ci ha creati. Ci specchiamo nel dramma di Giobbe, descritto in
una grande mostra e delineato nel dialogo
guidato da Monica Maggioni tra Julián Carrón e il filosofo laico Salvatore Natoli; ripercorriamo il cammino
della vocazione e della missione di Papa Bergoglio e andiamo a scoprire
l’ardimento della cupola di Brunelleschi nel Duomo di Firenze. La meraviglia
dell’evento cristiano si comunica attraverso i fatti del passato, come il
racconto di Mosè riproposto dalla sagace loquela del rabbino, e gli incontri
del presente che riportano testimonianze di vita, come l’intervista
autobiografica del Cardinal Scola, azioni di carità, proposte di lavoro,
insieme con momenti di ristoro.
La
meraviglia si riaccende nell’incontro con le persone, che qui arrivano da tutte
le regioni d’Italia e dai quattro angoli del mondo. Ci troviamo a pranzo con un
prete e un drappello di donne indonesiane, professioniste e.o madri di famiglia,
arrivate avendo superato uno slalom di ostacoli e dopo un lungo periodo di
preparazione. Liete e vivaci, raccontano come imparano uno stile nuovo di vita
e di servizio. In un rapido doppiaggio di linguaggi, si accendono domande e si
svelano desideri, gli occhi si illuminano e i racconti si impennano. Si delinea
il volto amico e familiare di Cristo che viene a incontrarci e a farci
compagnia con pazienza e misericordia e condivide il dramma umano fino alla
croce e alla risurrezione. La connessione della fede cristiana intreccia
persone, popoli e culture e li accompagna in una storia della salvezza che continua
nelle nostre vite. Di passaggio in passaggio, di volto in volto, scopriamo una
storia che ci fa vivere. Come rècita il titolo del prossimo Meeting: “Nacque il
tuo nome da ciò che fissavi”.